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Ormai si era a metà febbraio, e Marco non si era ancora abituato al suo “potere”: qualche volta riusciva a staccare la sua mente dai pensieri che circolavano intorno a lui, proprio come se si trattasse di staccare la spina di un elettrodomestico, ma nella maggioranza delle volte doveva sorbirsi quello che la gente intorno a lui pensava. 
Per fortuna, il raggio d’azione del suo “nuovo senso” sembrava piuttosto circoscritto, limitandosi a qualche metro. Diverse volte gli era capitato di pensare che, se per caso il raggio d’azione fosse stato più esteso, decine di metri invece che pochi metri, sarebbe impazzito nel giro di due settimane.
Ma forse era proprio come c’era scritto in qualche libro di esoterismo, e come ripeteva sempre Silvia, ossia che le persone sono sottoposte solo alle prove che sono in grado di superare, e che tutto quanto accade nella vita è perfetto, perché l’esistenza sa perfettamente cosa ci serve per evolvere.
Marco invece non lo sapeva… anche se non poté non riflettere sul fatto che quel fenomeno, che ancora aveva paura di definire telepatia, era capitato proprio in occasione di due importanti selezioni in azienda.
Anzi, non in azienda, ma presso aziende clienti, che avevano insistito perché il miglior selezionatore del loro gruppo, Marco per l’appunto, fungesse da selezionatore interno su alcuni candidati.
Inutile dire che in quella circostanza riuscire a leggere nel pensiero dei vari candidati fu piuttosto vantaggioso per lui e per il suo lavoro.
Risultato: le aziende furono entusiaste dei suoi profili psicologici e dei suoi suggerimenti… e il suo superiore pure.
“Tex Willer colpisce ancora”, avevano detto a lavoro, ignari del fatto che Marco ora capiva benissimo chi lo diceva con affetto e chi con invidia.
Curiosamente, e di questo fu molto felice, riusciva più facilmente a staccare la spina a casa, con Silvia. Forse l’atmosfera rilassata e affettuosa di casa sua gli permetteva un maggior controllo... che, comunque, presumeva che sarebbe venuto col tempo.
Ammesso che il “potere” fosse rimasto, beninteso. Per quanto ne sapeva avrebbe potuto sparire da lì all’indomani, proprio come era venuto.
Già, come era venuto?
Se lo era chiesto tante volte, sia da solo che con Silvia.
Le sue letture di spiritualità?
Improbabile: un sacco di gente leggeva autori come Osho, Yogananda, Walsch, Rasha, Krishnamurti e compagnia cantante, senza iniziare a sentire le voci nella testa.
Pratiche di crescita personale?
Idem come sopra.
Yoga?
Nella sua palestra a quanto gli risultava nessuno stava dando segni di squilibrio come lui…
L’esperienza in grotta?
Su quella aveva avuto qualche dubbio: alla fine della fiera, tutto era iniziato da lì e da quella sensazione in testa. Ma, pure per questa ipotesi, andava detto che molte altre persone avevano visitato quella grotta, e senza effetti collaterali.
Forse Machu Picchu e la sua grande energia?
Ma in quel posto c’erano state ancora più persone!
Che fosse allora una conseguenza del 21 dicembre scorso? In effetti molte scritture, molti maestri e anche molte canalizzazioni avevano preconizzato che si trattava di un periodo storico molto particolare, e che sarebbero successe cose altrettanto particolari.
Nuovamente però si poneva la solita domanda: perché a lui e non ad altri?
Perché non a Silvia, per esempio, che peraltro leggeva e praticava più di lui? 
E da qui si tornava a bomba: evidentemente l’esistenza aveva questa cosa in serbo per lui e non per altri… anche se era improbabile che fosse per aiutarlo nel suo lavoro di selezionatore del personale!
Infatti, Carapino78 e MisterNico facevano altro di lavoro: il primo aveva un negozio di scarpe e il secondo era venditore presso un autosalone. E tra l’altro entrambi avevano già tratto un certo beneficio economico dal loro nuovo talento: Carapino gli aveva detto che nell’ultimo mese il fatturato del negozio era aumentato del 30%, mentre MisterNico aveva venduto il doppio delle auto che vendeva di solito… e contando che guadagnava sia da un fisso sia dalle provvigioni la cosa non era stata affatto male. Ovvio peraltro che andasse così: per due che si occupavano di vendita saper leggere nella mente del cliente era un bonus mica da poco!
Dopo essersi rammaricato del fatto che lui andava a stipendio fisso, e che quindi il “dono” non poteva fargli guadagnare di più, giunse per l’ennesima volta alla conclusione che, se gli stava succedendo questo, la vita aveva in programma per lui qualcosa di più di un aumento dei guadagni del 30%.
Che però non sarebbe stato male, con Silvia ancora disoccupata!
Il pensiero successivo fu un altro, e più ampio: se lui era in contatto diretto con Carapino e MisterNico, in vari forum e persino su facebook erano spuntati fuori altri casi analoghi, tanto da far concludere tutti sul fatto che non si trattava di cose isolate, ma di un vero e proprio fenomeno generale.
Dal canto suo, preferiva rimanere alla finestra e guardare più che mettersi in prima linea come invece stavano facendo quegli altri due, che poi gli fornivano via mail le sintesi di quanto andavano scoprendo: numero di persone coinvolte, sintomi di partenza, manifestazioni del “potere”.
Rimaneva da capire se esso avrebbe riguardato una piccola fetta della popolazione o se loro fossero i pionieri di un cambiamento collettivo in corso.
La chiamata al telefono dell’ufficio distolse Marco dalle sue elucubrazioni, che ormai andavano in automatico mentre lui sbrigava delle pratiche meccaniche, e lo riportò ai suoi doveri di account manager selezionatore. 
Marco gli disse dall’altro capo della cornetta e dall’altra sala Federica In linea c’è il direttore del personale di Isocredit che vuole parlarti. 
Grazie, passamelo pure rispose il giovane, ignorando il fatto che aveva percepito il pensiero della segretaria sul fatto che “una di queste sere lo invito a cena a casa mia”. Meno male che ora aveva altro cui pensare… 
Buongiorno, dottor Rossi. Mi dica tutto disse alla cornetta in tono squillante.