Cerca nel romanzo

















Per la sera era prevista una cena a quattro con Michela e Simone.
Luogo: uno dei chioschi sul lungomare… a Silvia era sempre piaciuto mangiare al mare.
Motivo: nessuno in particolare, semplicemente passare un’allegra serata tra amici.
Menu: anche in questo caso, niente di particolare. Tra l’altro era sorprendente notare come gran parte dell’alimentazione italiana si basava su carne e pesce, e che una volta che si diventava vegetariani l’80% circa del menu dei ristoranti era tagliato fuori già in partenza.
Meglio così, era solita pensare Silvia, si perdeva meno tempo a scegliere.
La ragazza peraltro aveva spesso riflettuto sul fatto che l’evoluzione alimentare andava di pare passo con l’evoluzione spirituale, e che le persone che cominciavano dall’una prima o poi finivano anche all’altra e viceversa.
Non poteva d’altronde essere un caso se maestri come Buddha, Gesù, Yogananda, Sri Ramana Maharshi, Gandhi e tanti altri avessero consigliato una dieta vegetariana sia come fattore di salute sia come fattore di evoluzione spirituale.
Per non parlare del fatto che quasi tutti i grandi geni della storia erano vegetariani: Pitagora, Socrate, Platone, Aristotele, Ippocrate, Leonardo da Vinci, Giordano Bruno, Michelangelo, Albert Einstein, per citarne solo alcuni.
La giovane inoltre aveva notato che i vegetariani famosi, tanto nel passato quanto nel presente, erano sovente persone associate a circoli esoterici, quindi facilmente depositarie di saperi privilegiati.
Silvia si era ormai talmente convinta di questo collegamento tra come ci si nutre e la crescita personale che giudicava il livello evolutivo di un posto dal numero di cibo vegetariano disponibile sugli scaffali dei market, oltre che dal numero di negozi vegetariani e biologici. Anche se, ogni volta che formulava questo pensiero, poi si diceva che ognuno stava facendo il proprio cammino e che, in qualunque punto fosse, andava bene così.
Ma stava divagando, come sempre le capitava quando era da sola... avrebbe dovuto insistere maggiormente con la meditazione, solo che le risultava così difficile e impegnativa. Anche se, lo sapeva benissimo, gli esercizi che troviamo più difficili sono proprio quelli che ci servono di più.
Stava ancora divagando… colpa di Marco che l’aveva mollata al tavolo per andare a recuperare i loro due amici, che a quanto pare avevano sbagliato chiosco ed erano finiti fuori strada.
C’era la luna piena in cielo, e ancora un chiarore dal sole tramontato non molto tempo prima: che spettacolo la natura.
Ecco che finalmente la sua metà stava arrivando con gli amici perduti: Silvia si alzò per salutarli e abbracciarli. 
 Ciao Michela! Ciao Simone!  salutò in ordine  Come state? 
 Bene  si fece carico di rispondere la ragazza bionda  A voi non è nemmeno il caso di chiederlo, che si vede dai tuoi occhi brillanti. 
 Ah, grazie, sei sempre molto carina. 
 Di sicuro farà qualche meditazione apposita per avere gli occhi brillanti  disse Simone sorridendo. 
 Sì, una meditazione molto potente: si chiama “nella vita fai le cose che ti piacciono”. 
 Eh, questa ragazza ha sempre la risposta pronta  Simone si rivolse a Marco   Deve essere difficilissimo vivere con lei. 
 Non sai quanto  Marco gli diede corda  Ogni dieci minuti ha una visione dei gatti che cantano, sia in inglese che in italiano perché sono gatti colti, e poi da quando è diventata una redattrice di successo si dà delle arie… 
 Non è colpa mia se abbiamo dei gatti intraprendenti  Silvia rispose in modo leggero  E nemmeno se ho un gran talento da scrittrice di riviste indipendenti di cultura alternativa! 
 Neanche tanto alternativa, dato il successo di poteri esp e mondo affine  osservò Michela. 
 Già. Come cambiano in fretta le cose, eh?  Silvia sfoderò uno dei suoi famosi sorrisi a 566 denti. 
 A proposito  riprese la ragazza bionda mentre i quattro iniziavano ad accomodarsi al tavolo – Dicci come va il tuo nuovo fantastico lavoro. 
 Ah, lo hai detto tu, è fantastico! Ho già pubblicato il mio primo articolo, e me ne hanno già accettati altri tre! In effetti in redazione sono entusiasti  si concesse un momento di autoadulazione. 
 Wow, non sapevo che avessi già pubblicato qualcosa! Domattina corro a comprarmi la rivista! 
 Brava! 
 Come si intitola il tuo primo articolo e di cosa parla? 
 Si intitola “Cosa sto attraendo nella mia vita?”, ed è un mix un po’ originale tra principi esoterici, legge di attrazione e alchimia evolutiva. 
 Wow – ripeté Michela. 
 E questo è niente. Ho in lista d’attesa un trittico niente male: il primo si intitola “Destino e libero arbitrio”, il secondo “Specchi esseni e proiezioni essene” e il terzo “Il vuoto viene colmato”. 
 Di questi gli argomenti si intuiscono, e sono sicura che siano bellissimi e scritti con passione  disse ancora Michela. 
 Ah, e mi ero dimenticata di un altro pezzo che ho inviato oggi, ma che non mi hanno ancora accettato: si intitola “I gatti e la legge di attrazione”. In effetti in redazione mi hanno detto che non hanno mai avuto un autore così rapido e prolifico. 
 Che bravo il mio tesorino  Marco le accarezzò il braccio. 
 Già, sei proprio brava  stavolta a parlare fu Michele  E, anzi, ci tengo a sottolineare come le mie prese in giro su questi argomenti siano solo battute: in realtà ho sempre ammirato il vostro impegno su voi stessi… e ora il vostro impegno in ambito pubblico. 
 Grazie, Simone, sei un amico – gli disse Marco con affetto. 
 Anzi, a questo proposito, dacci qualche news sul fronte governativo-politico, visto che ormai sei diventato un pezzo grosso  fece ancora Simone. 
 Guarda, non ti dico niente per non toglierti il gusto della sorpresa  rispose l’esp  Ma sappi che a brevissimo vi saranno grandi novità dal fronte del Puc. Ma grandi grandi. 
 Ho sentito parlare molto bene di Salvo Sbrizzi  commentò Michela. 
 È una bravissima persona, e non a caso sono rimasto in contatto con lui per molti anni, pur senza esserci più visti di persona. E ha davvero molto a cuore la situazione dell’Italia e degli italiani. 
 Quindi grandi novità, eh?  ripeté Simone  Ok, allora non ti chiedo altro, rimarrò in fremente attesa. 
 Mentre aspetti puoi sempre leggerti i miei fantastici articoli!  propose Silvia. 
 Eccola, ha appena iniziato a scrivere e già si dà delle arie. 
 Che ti avevo detto io?  ne approfittò Marco  È diventata insopportabile. Silvia gli prese la mano e i due si guardarono con l’amore negli occhi.